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Mafalde siciliane

Mafalde siciliane

Le mafalde siciliane sono un pane tipico siciliano che si trova in ogni panificio. Buonissimo, dalla crosta croccante e dall'interno morbido è perfetto da farcire in mille modi diversi! Scopriamo insieme la ricetta.
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PREPARAZIONE
COTTURA
DIFFICOLTA’
30 minuti
40 minuti
Media

Il pane siciliano è amato non soltanto da noi siciliani ma anche dai turisti, che lo apprezzano molto. Tanti i formati disponibili, ognuno con la sua particolarità. Tra i più amati ci sono sicuramente le mafalde siciliane!

Hanno un gusto eccezionale e in Sicilia si trovano in due versioni, preparate con farina di semola di grano duro oppure con farina 00. In qualsiasi modo venga preparata, però, la mafalda siciliana è davvero eccezionale, perfetta da accompagnare a secondi e contorni ma ottima soprattutto fa condire, con della mortadella, delle crocchè o delle panelle….giusto per fare alcuni esempi!Realizzerete con questa ricetta mafalde di rimacino davvero deliziose. Scopriamo insieme come procedere passo dopo passo.

Ingredienti

  • 500 g di semola di grano duro rimacinata
  • 300 ml di acqua
  • 15 g di sale
  • 10 g di lievito di birra
  • 1 cucchiaino di miele
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 35 ml di olio extravergine d’oliva
  • q.b. di semi di sesamo
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Come preparare le mafalde siciliane

1. Per preparare le mafalde siciliane dovete innanzitutto sciogliere il lievito nell’acqua a temperatura ambiente.

2. Una volta sciolto il lievito potete aggiungere anche il miele e continuare a mescolare. Questo ingrediente servirà ad aiutare la colorazione del vostro pane.

3. – 4. Il composto così ottenuto andrà aggiunto in planetaria come primo ingrediente. Aggiungerete ora un cucchiaino di zucchero, così da favorire la lievitazione.

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Primi ingredienti in plenetaria

5. Azionate la planetaria ed aggiungete, quindi, anche l’olio extravergine d’oliva.

6. A questo punto potete iniziare ad aggiungere, poco alla volta, la semola di grano duro.

Una volta aggiunta tutta la semola dovrete far lavorare il composto per una decina di minuti circa.

7. – 8. Aggiungete anche il sale e continuate a far lavorare la planetaria per altri 5 minuti circa o fino a quando avrete un composto ben elastico e compatto.

preparazione dell'impasto
Preparazione dell’impasto

9.L’impasto andrà quindi trasferito sul piano di lavoro cosparso con della semola. Procedete alla realizzazione delle pieghe, che daranno forza all’impasto. Realizzerete 3-4 pieghe.

10. Fatte le pieghe pirlate velocemente l’impasto sul piano di lavoro cos’ da formare una palla di impasto.

11. Trasferite, quindi, l’impasto in una ciotola e coprite con pellicola trasparente. L’impasto dovrà lievitare per 3 ore in forno spento con luce accesa.

12. Terminata la lievitazione potete riprendere l’impasto e quindi allungarlo velocemente sul piano di lavoro. Con un tarocco realizzate dei tocchetti da 100 g ciascuno.

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Pieghe e lievitazione dell’impasto

13. Ogni tocchetto andrà steso velocemente sul piano di lavoro e quindi arrotolato.

14. I rotolini così ottenuti andranno coperti con della pellicola e quindi con un canovaccio e lasciati a riposare per 10 minuti.

15. Ogni rotolino, finito il tempo di riposo, andrà allungato sul piano di lavoro così da formare un cordoncino.

16. Potrete procedere ora alla realizzazione del serpentello che costituirà la vostra mafaldina. Dovrete ripiegare il cordoncino così da formare un serpentello dapprima più stretto, poi più largo e nuovamente più stretto. L’estremità del cordoncino andrà poi posta in modo trasversale a formare il filo centrale della mafaldina.

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Formazione delle mafalde

17. Una volta formate tutte le mafalde le dovrete posizionare su una teglia foderata con carta da forno. Farete lievitare per un’ora in forno spento ma con luce accesa.

18. – 19. Terminata anche questa seconda lievitazione, non resterà che spennellare la superficie delle mafaldine con acqua utilizzando un pennello. Cospargete poi con dei semi di sesamo.

20. Non resta che cuocere in forno preriscaldato statico a 180°C per circa 40 minuti o fino a doratura. Per avere una crosta croccante posizionate un pentolino con dell’acqua sul fondo del forno oppure utilizzate la funzione vapore del vostro forno.

Una volta sfornate, le mafaldine potranno essere consumate calde o una volta intiepidite. Questi panini siciliani sono sempre buonissimi.

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Seconda lievitazione e cottura

Mafalde siciliane impastate a mano

1. Se non avete la planetaria a disposizione potete impastare a mano ottenendo comunque un ottimo risultato. Come prima cosa dovrete sciogliere il lievito di birra fresco nell’acqua a temperatura ambiente.

2. Dopo aver sciolto il lievito aggiungete anche il miele, mescolando poi con un cucchiaino.

3. Il composto così ottenuto potrà essere versato all’interno di una ciotola dove andrete poi a lavorare l’impasto.

4. Aggiungete ora anche un cucchiaino di zucchero e mescolate così da farlo sciogliere completamnete.

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Lievito

5. Aggiungete ora l’olio extravergine d’oliva così da aver aggiunto tutti gli ingredienti liquidi.

6. Ora potete aggiungere la semola, inizialmente poco per volta mescolando con un cucchiaio fino ad aggiungerla tutta ed iniziare ad impastare con le mani.

7. Quando inizierà a prendere forma un panetto potrete aggiungere il sale e continuare a lavorare all’interno della ciotola.

8. Spostatevi, quindi, sul piano di lavoro cosparso con della semola e continuate a lavorare per l’impasto per circa 10 minuti o fino a quando avrete ottenuto un panetto molto elastico e compatto. A quel punto non resta che fare delle pieghe (circa 2-3) e quindi pirlare l’impasto.

impasto-delle-mafalde

Procederete, quindi, alla lievitazione e poi alla formazione delle mafalde come descritto prima.

Mafalda o mafaldina siciliana?

La mafalda palermitana si può trovare nei panifici in due formati diversi. La mafalda più grande, da circa 280-300 g, e la malfaldina che invece è di 100 g. La tecnica rimane sempre la stessa.

mafaldina-siciliana
Floriana-chi-sono
I CONSIGLI DI FLO

Potete congelare le mafaldine dopo la cottura, una volta fredde, oppure potete decidere di congelarle prima della seconda lievitazione. Le potrete, poi, lasciare a temperatura ambiente per tutta la notte ed infornare il giorno successivo. Avrete con questa mafalda pane fresco appena sfornato in ogni momento.

Se non gradite il sesamo potete ometterlo.

Le mafalde siciliane si conservano per al massimo 2 giorni chiusi in un sacchetto per pane.

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